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Fassbinder e l'estetica masochista

Fassbinder e l’estetica masochista è un saggio di Simona Almerini, pubblicato nel 2013 per i tipi della collana Cinema dalle Edizioni il Foglio.

“I rapporti di potere sono il risultato dei limiti imposti dalla società o sono essi stessi la conseguenza delle violente passioni dell’individuo?” si domanda l’autrice, che poco dopo si risponde così: “Non importa che i personaggi vivano nel far west americano o nell’ottocento tedesco, nella Germania nazista o nella RFT degli anni ’70, essi impostano le loro relazioni interpersonali su rapporti di potere non perché vittime di una forza esterna superiore ma per un desiderio incontrollabile".

Il saggio si interroga sul rapporto fra il regista tedesco, scomparso nel 1982 (due dei suoi film, Martha e Le lacrime amare di Petra Von Kant, sono recensiti nella Pervipedia), ed il masochismo.
La prima parte del libro analizza il masochismo da un punto di vista psicologico, letterario, filosofico e sociale, mentre nella seconda l’autrice si sofferma su quattro film di Fassbinder: Martha, Un anno con 13 lune, Le lacrime amare di Petra Von Kant e Querelle De Brest.
Attraverso il racconto dei film e dei personaggi l’autrice analizza il rapporto fra il masochismo e le dinamiche di potere, sia all’interno dei rapporti amorosi e dei legami di coppia, che nella variante del triangolo amoroso.
Interessante, a tale riguardo, è la riflessione che il desiderio masochista rientri “tra i pericoli che attentano la struttura della società capitalistica, infatti il soggetto, ricercando il piacere attraverso la sofferenza e predilegendo la sessualità non genitale, si oppone alla funzione procreativa che sta alla base della monogamia eterosessuale”.
Il masochismo, nei personaggi fassbinderiani, più che un ineluttabile destino, rappresenta il modo attraverso il quale il soggetto “sceglie volontariamente di perdere la propria libertà e di farsi oggetto dello sguardo dell’Altro per poter cogliere il proprio Essere”.
Nonostante nel cinema di Fassbinder i protagonisti vengano spesso considerati uomini e donne privi di consapevolezza, e che fondano la dialettica dei loro rapporti sullo sfruttamento, l’autrice propende per una interpretazione che relega in secondo piano l’impatto della politica, della società e dell’economia sulle scelte dell’individuo.
I personaggi di Fassbinder, piuttosto, sono considerati quali attori consapevoli della propria vita, “antieroi corrosi dai propri impulsi (auto) distruttivi che non nutrono nessuna speranza di cambiamento e non aspettano rivoluzione alcuna”. Un’ineluttabilità consapevole, dunque, dalla quale i protagonisti non riescono ad uscire.
C’è però un personaggio, all’interno dell’opera di Rainer Werner Fassbinder che non cede all’impossibilità di realizzare il proprio desiderio ma decide di viverselo pienamente ed è il marinaio Querelle, che mostra la sua vulnerabilità al tenente Seblon, nel film Querelle de Brest. Come a dire che manca molto poco perché il desiderio si trasformi in amore.

Chi ama di meno è il più forte, perché chi ama di più ha meno potere”.

Simona Almerini è una scrittrice, sceneggiatrice ed autrice teatrale. Nata a Novara nel 1977 si è laureata in critica cinematografica presso il Dams. In Fassbinder e l’estetica masochista l’autrice analizza


Links utili
http://https://www.ibs.it/fassbinder-estetica-masochista-libro-simona-almerini/e/9788876064258
Martha, un film di Reiner Werner Fassbinder
Le lacrime amare di Petra Von Kant, un film di Reiner Werner Fassbinder
Ultima modifica: 02/08/2017
Hanno collaborato: slaveromano71

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